Per chi ha sempre usato prodotti a base petrolchimica, il passaggio a prodotti eco può risultare piuttosto difficile. Possono essere necessari alcuni mesi perché il capello elimini completamente le sostanze di cui era rivestito (i siliconi, in particolare) e ritrovi la sua naturale forza e lucentezza.
Indice
Prima del lavaggio
Per cominciare, è buona norma pettinare i capelli solo da asciutti, in particolare prima dello shampoo, usando solo pettini e spazzole di legno.
Se i capelli sono secchi e sfibrati o hanno doppie punte, prima dello shampoo si può fare un impacco idratante. È sufficiente tamponare sui capelli umidi una piccola quantità di olio (di oliva, se ne sopportate l’odore, oppure di lino, di cocco o di jojoba), e tenere questo impacco per un tempo che può variare dai trenta minuti alle due ore. Dopodiché, si può procedere con lo shampoo.
Se i capelli sono, al contrario, molto grassi, con forfora o cuoio capelluto danneggiato, è opportuno massaggiare la cute umida con qualche goccia di un olio seboregolatore (particolarmente indicati sono quello di jojoba e di lino), e aspettare un’ora prima di effettuare il lavaggio.
Il lavaggio
Gli shampoo eco dermacompatibili in commercio sono moltissimi, e si possono scegliere in base al proprio tipo di capelli. Il loro prezzo è di poco superiore a quello dei detergenti per il corpo (circa 8-9 euro per 200 ml). In questo caso, la quantità di prodotto da utilizzare è davvero minima, al contrario di quanto accade con i prodotti convenzionali (lo stesso discorso vale per il balsamo). Inoltre, è sempre buona norma diluire una piccola quantità di shampoo in mezzo litro d’acqua, anziché applicarlo direttamente sulla cute.
Anche nel caso dello shampoo, esistono alternative che non prevedono l’uso dei tensioattivi. Una di queste è, ancora una volta, il sapone, che sarà diverso (nutriente o astringente) a seconda del tipo di capelli. Il lavaggio con il sapone, però, può comportare dei problemi soprattutto all’inizio, perché i capelli potrebbero risultare troppo grassi o troppo secchi. Dal momento che il sapone ha un pH superiore a quello dei nostri capelli, un lavaggio di questo tipo rende necessario un successivo risciacquo acido (a base di aceto o acido citrico).
Un’altra soluzione consiste nell’uso delle terre lavanti. Si tratta di creare un composto con polveri naturali (per esempio il Ghassoul o Rhassoul, oppure lo Shikakai) o con delle farine (ottima, in questo senso, è quella di ceci).
Si mischiano queste polveri con dell’acqua tiepida fino a formare una crema che va applicata sui capelli umidi con un leggero massaggio, e risciacquata dopo 10-15 minuti. Questo metodo rinforza e lucida moltissimo i capelli, anche se rischia di seccarli un po’ troppo (per questo è consigliato aggiungere nel composto anche qualcosa di nutriente, per esempio qualche goccia di olio, oppure un cucchiaino di miele o yogurt), e a lungo andare smette di essere efficace. L’ideale sarebbe usare questo metodo per brevi periodi oppure una volta ogni tanto, come trattamento ristrutturante.
Il risciacquo
Per mantenere la salute dei capelli può essere utile, al termine dello shampoo, fare un ultimo risciacquo con una soluzione di aceto di mele (o acido citrico, o limone) e acqua (la proporzione è di circa un cucchiaio di aceto per un litro d’acqua). I capelli risulteranno immediatamente più morbidi e lucidi, e in alcuni casi questo passaggio potrà sostituire quello dell’applicazione del balsamo.
Il leave in
Dopo il lavaggio, se possibile, non andrebbero usati phon, piastre, nel caso non se ne possa fare a meno usarne una a vapore, e altri strumenti simili, che rischiano di bruciare il capello. Se possibile, sarebbe il caso di lasciar asciugare i capelli all’aria, o coperti da un panno. Per renderli morbidi e districati, i capelli si possono tamponare con qualche goccia di olio.
Le tinture chimiche e l’henné
Le tinture chimiche in commercio sono piene di ingredienti dannosi, per cui il loro uso andrebbe evitato, specie in gravidanza. Un’alternativa consiste nell’uso dell’henné.
La varietà dei colori è limitata: henné rosso egizio (Lawsonia Inermis) e henné nero (Indigofera Tinctoria). Tuttavia, le polveri possono dare vita a diverse colorazioni (con l’aggiunta anche di altre polveri naturali coloranti, come il mallo di noce). In commercio si trovano delle miscele già pronte, il cui prezzo varia dai 4 agli 8 euro per 100 grammi.
È importante controllare sempre l’INCI dei prodotti, dal momento che in molti casi all’henné rosso viene addizionato il picrammato di sodio (Sodium Picramate), un ingrediente potenzialmente allergizzante e addirittura tossico, se presente in percentuali elevate. Per quanto riguarda la preparazione, è necessario fare un composto di polvere e acqua (preferibilmente un infuso di tè), a cui aggiungere una sostanza acida (limone o aceto) e una sostanza nutriente. A seconda del tipo di henné, il composto può essere applicato direttamente sui capelli, oppure aver bisogno di qualche ora di ossidazione.
L’henné neutro (Cassia Obovata), ossia l’henné che non ha alcun effetto colorante, rappresenta inoltre un ottimo ristrutturante, e può quindi essere usato mensilmente per favorire la forza e la salute dei capelli.
Ad ogni modo, in commercio si trovano anche buone tinte naturali prive di henné, il cui uso è del tutto simile a quello delle tinte chimiche. Il prezzo di una confezione si aggira intorno ai 25-30 euro. Si stanno, inoltre, diffondendo dei centri specializzati nell’uso di prodotti naturali, in cui è possibile sottoporsi a tinte eco-dermocompatibili (è sempre buona norma, in ogni caso, verificare l’INCI dei prodotti utilizzati).
Per schiarire i capelli, infine, la soluzione migliore è l’uso regolare di impacchi di succo di limone o di infuso di camomilla. Con questi sistemi l’effetto sarà piuttosto delicato.
Il parrucchiere e il trattamento alla cheratina
I prodotti a base di siliconi e petrolati, oltre a essere molto aggressivi per la cute, rivestono il capello impedendogli di respirare. L’effetto visivo può essere molto bello (i capelli sono lucidi e setosi), ma il danno sui capelli è davvero notevole. Inoltre, per eliminare completamente i residui di silicone lasciati sui capelli da un solo lavaggio con prodotti a base petrolchimica, sono necessari diversi lavaggi con prodotti naturali. Per rimediare al problema, quando andate dal parrucchiere potete chiedere di usare per il lavaggio solo i vostri prodotti.